Lo zafferano che cresce in italia è quasi sempre di buona qualità, ma in alcuni casi è proprio eccellente. Come quello che cresce in questa terra.
Argillosa, sabbiosa, ma con la giusta componente di calcare, la terra di queste vallate e dei relativi piccoli pezzi di altipiani, ha un bel tenore di umidità ma anche quel sole caldo che però non riesce a sfibrare le coltivazioni. Quando è molto freddo, le gelate non sono distruttive perché l’umidità le contiene; e quando è molto caldo, il sole da tregua abbastanza presto la sera.
Quindi quando sono arrivate le analisi del nostro zafferano sapevamo cosa aspettarci: è che non lo può sapere chi non conosce questo microclima e questa terra. E siccome lo zafferano lo vendiamo è anche giusto far vedere di che prodotto stiamo parlando.
Sulla composizione chimica magari farò un altro post: qui vi metto solo qualche tabella di raffronto per calcolare il valore della nostra spezia.
Poi vi anticipo che i prossimi giorni comincerò a postare alcuni video sul ciclo dello zafferano e a darvi uno ‘Stato dell’arte’ su quello che si può affermare con certezza sulle sue proprietà. E senza inventarmi chissà che mirabolanti qualità, perché è vero che lo zafferano lo vendiamo ma è pure vero che non c’è nessun alimento, proprio nessuno che può ringiovanirvi di 10 anni, farvi dimagrire di 5 chilogrammi in tre giorni o guarirvi da ogni cavolo di infezione o infiammazione. Meno che meno lo zafferano, anche se di Prima Categoria.