Settembre 19, 2022

Niente risotto.

di

Carlo Santini

Mi occupo da anni di comunicazione, prima in stamperie ed agenzie media, poi come freelance. Appassionato di ricerca storica, ho ripreso una vecchia tradizione di famiglia, quella della coltivazione dello zafferano, che in queste terre ho scoperto essere praticata da secoli.

Sa di detersivo…

“Non mi piace l’odore, sa di detersivo, ci puoi fare solo il risotto.”
Bè, come recensione di prodotto non è male… lo zafferano che sa di detersivo. Mi ero riproposto di non agitarmi, ma in quel caso non ci sono riuscito. Taccio il nome del gourmet (e il sesso, per non essere accusato di maschilismo) che qualche giorno fa mi ha rilasciato questo brillante parere, ma devo dire che una qualche ragione potrebbe avercela.

solo lei.

Non esiste altra spezia che, usata senza misura e parsimonia, risulti così disgustosa ed invadente come lo zafferano: in nessun altro caso, la misura è così determinante nel decidere il valore di una pietanza. E cosa ancora più importate da sapere è che quella misura non consente grandi margini di errore: o è giusta, e allora il piatto diventa divino; oppure è già solo leggermente sbagliata, e si precipita nel baratro.

Non si misura in grammi, e anche i decigrammi non sono sufficienti.

E non tutti i metri di misura sono uguali così come non tutti gli zafferani sono uguali. Quando gli stimmi sono molto aromatici e saporiti perché hanno assorbito i molti nutrienti di una terra ricca, allora anche il sistema di misurazione diventa aleatorio. Il discorso vale per ogni cibo, certo: ma quando si parla di spezie, la cuicina diventa arte perché le micro-quantità fanno la differenza.

Perciò in questo blog, cercherò di proporre qualche ricetta che non sia calibrata sullo zafferano commerciale, ma su questo zafferano. Se ben conservato, il nostro zafferano ha bisogno di micro-quantitativi molto inferiori rispetto alla media: 1 non vale 1, nel caso dello zafferano.

cose semplici

Faremo cose semplici, perché lo zafferano non da grandi spazi a miscelazioni azzardate e creatività estreme; almeno che non si voglia provare per giorni o per mesi e poi essere costretti a mangiare scaloppine allo Svelto prima di toccare il cielo con un dito.