No, non è zafferano; anzi, non chiamatelo neanche zafferano. Si chiama colchico ed è una delle erbe spontanee più velenose che esistano. Il solo contatto con la pelle può creare danni alla cute; figuratevi se vi viene in mente di raccoglierlo e farci un bel risottino. L’alta tossicità è causata dalla colchicina che, anche a concentrazioni molto basse, è velenosa per l’uomo perché sembrerebbe danneggiare il sistema cellulare proprio nella mitosi, cioè nel momento in cui la cellula si riproduce.
Di antidoto, manco a parlarne: se avete usato il colchico in cucina, vi ritrovate in ospedale e dovete sperare che il vostro organismo si impegni molto. I casi di morte per ingestione, purtroppo non sono rari.
Eppure non è difficile da riconoscere.
Se guardate le foto del post, dubbi non ne potete avere; ma forse io parlo così perché conosco bene entrambe le piante. Ad ogni modo, ciò che non deve neanche farvi avvicinare ad un colchico è il fatto che non vediate gli stimmi rossi che caratterizzano lo zafferano. Inoltre, il viola delle foglie del fiore di zafferano è molto più vivo ed acceso. In genere, il fiore del colchico ha colori molto più slavati, più pastello, rispetto a quelli dello zafferano
E gli animali?
Lo schifano, quasi tutti. Pecore e capre possono incidentalmente mangiarlo ma a loro non arreca danni: il pericolo, però, è per il loro latte che può diventare tossico. Ovviamente, ogni tipo di latte commerciale è privo di questo tipo di tossicità.
Non è sempre dannoso.
Con la colchicina si realizzano preparati farmaceutici in grado di combattere un certo numero di malattie anche gravi, come la gotta; in questo caso, con il colchico, il fai-da-te non è neanche immaginabile. Già solo raccoglierlo vi mette in condizioni di subire bruciature e traumi cutanei che poi rientrano nel giro di alcuni giorni. Tuttavia, molto dipende dalla vostra capacità di reagire a traumi e scottature.
Insomma: prima di raccogliere fiorellini viola, in autunno, ricordatevi che se anche lo zafferano può crescere spontaneamente, nella maggior parte dei casi quello non è zafferano ed è meglio lasciarlo lì dove lo vedete spuntare.